Festival di Salisburgo
Il Festival di Salisburgo
Avvolte in lunghi abiti di chiffon, o chiuse nei "Dirndl" (costumi tipici) da sera, gonne fruscianti di seta e corpetti attillati, le signore passeggiano avanti e indietro nella scenografica Hofstallgasse, lasciandosi ammirare a fianco dei loro cavalieri. Sono le cinque del pomeriggio ed il sole ancora alto nel cielo di Salisburgo, infuoca i pavé: Qualche goccia di sudore imperla i décolleté delle dame e scende nei colletti rigidi dei gentiluomini. Ma per nulla al mondo il pubblico agghindato da gran sera del festival più chic del mondo rinuncerebbe al rito del passeggio prima di entrare. L'etrata si tiene alle ore 18.00, al Festspielhaus, il tempio dove si celebrano opere e concerti del Festival di Salisburgo.
Assiepata sul marciapiede di fronte, una folla di curiosi assiste al passaggio dei VIP: molti con la speranza di entrare all'ultimo momento, come chiedono i numerosi cartelli con richieste di posti. Questa scena, che si ripete sempre uguale dai tempi in cui regnava il leggendario Herbert von Karajan, é quasi un simbolo del Festival, appuntamento d'obbligo per i melomani di tutto il mondo, ma anche attrazione irresistibile per chiunque visiti la città di Mozart nel suo momento più magico.
Anche il turista che vi arriva "per caso" non saprà resistere al fascino della grande kermesse musicale e teatrale: i biglietti per gli spettacoli non sono facilissimi da trovare all'ultimo momento (e non basta portarsi in valigia l'abito da sera), ma ci sono varie strade che vale la pena di tentare.
Jedermann
È infatti la "città palcoscenico", voluta dai fondatori del Festival: il regista Max Reinhardt, il musicista Richard Strauss ed il poeta Hugo von Hofmannsthal che lo inaugurò nel 1920 rappresentando un suo lavoro, "Jedermann", sul sagrato del duomo (dove, da allora, lo si recita ogni anno).
con Attila Hörbiger e Ernst Deutsch
Breve storia del Festival
Nel periodo del Festival (dal 27 luglio al 31 agosto 2007), Salisburgo é una meta speciale, proprio per quell'atmosfera di allegria e di cultura che si respira anche soltanto passeggiando per le sue antiche contrade.
La prima sala da concerto fu una chiesa, la Kollegienkirche. Il primo teatro fu una ex-scuola di equitazione, la Felsenreitschule, suggestivo spazio a cielo aperto scavato nella roccia del Mönchsberg e tuttora destinato principalmente agli spettacoli di prosa. Anche gli edifici costruiti in seguito - das Große und das Kleine Festspielhaus - per ospitare altre due sale riservate all'opera lirica e alla musica sinfonica, penetrano nell'interno della montagna, comunicanti fra loro, ed oggi collegati con passaggi pedonali e parcheggi sotterranei.
Mozarteum
Il tempio della musica da camera é invece l'auditorio del Mozarteum, una bomboniera bianca ed oro dall'acustica fatata, annesso al celebre conservatorio che gli ha dato il nome. Qui si svolgono fra l'altro le deliziose Mozart Matineen, concerti mattutini dedicati alle pagine più fresche del genio "di casa". Durante l'intervallo si resta in atmosfera, uscendo nel giardino dove si trova "la capanna del Flauto Magico" che, prima di essere trasferita qui, fu il rifugio viennese di Mozart mentre componeva l'opera.
A pochi passi dal Mozarteum, un altro luogo d'incanti é il teatro delle marionette, dove ogni pomeriggio Figaro e Susanna o Papageno e la Regina della Notte.... in miniatura si fanno applaudire con le voci di famosi cantanti incise su disco.
I capolavori operistici di Mozart sono sempre stati in primo piano nel cartellone del Festival, affidati ai più eletti direttori d'orchestra di ogni epoca, e lo sono tuttora. Aprì la serie Bruno Walter negli anni Venti, seguito da Wilhelm Furtwängler. Poi venne Karajan che di Salisburgo, sua città natale, fece il proprio feudo per un trentennio. Infine Riccardo Muti, Claudio Abbado, Nikolaus Harnoncourt, Sir Georg Solti, Lorin Maazel, Pierre Boulez...
I concerti sono una lunghissima passerella d'interpreti quali nessun altro festival può vantare: Muti o Ozawa con i Wiener, Zubin Mehta con l'orchestra del Maggio Fiorentino, Abbado con la Gustav Mahler, Riccardo Chailly con il Concertgebouw, per citare solo i più famosi. E tra i solisti Alfred Brendel, Anne Sophie Mutter, Martha Argerich, Maurizio Pollini...
Indirizzi utili per informazioni sui programmi e acquisto dei biglietti
Il programma ed i posti per il Festival (Salzburger Festspiele) si prenotano - già in autunno - con una richiesta scritta al
Attenzione: È possibile effettuare le prenotazioni entro e non oltre il 31 Dicembre!
Per chiamate dall'Italia potrete lasciare il prefisso (0) per il numero telefono.
Altre manifestazioni
Per le altre manifestazioni teatrali e musicali, tutti i programmi si trovano presso l'ufficio turistico e le agenzie specializzate, dove potrete acquistare anche i biglietti per determinati spettacoli:
Tourismus Salzburg s.r.l.
Auerspergstraße 6
A-5020 Salzburg
Tel. +43 (0)662 88 98 7-0 | Fax +43 (0)662 88 98 7-32
Email
Mozarteum
Internationale Stiftung Mozarteum Salzburg
Schwarzstrasse 26
A-5020 Salzburg
Tel. +43 (0)662 88940-0 | Fax +43 (0)662 88940-36
Email
Teatro delle marionette
Schwarzstrasse 24
A-5020 Salisburgo
Tel +43 (0)662 872406 | Fax +43 (0)662 882141
Email
Concerti nel castello
Schloss Konzerte
Theatergasse 2
A-5020 Salzburg
Tel. +43 (0)662 848586-0 | Fax +43 (0)662 848586-87
Email
Festival Hellbrunn
Fest in Hellbrunn - Schlossverwaltung Hellbrunn
Fürstenweg 37
A-5020 Salzburg
Tel. +43 (0)662 820372-0 | Fax +43 (0)662 820372-4931
Email
Ticket Center Polzer
Residenzplatz 3
A-5020 Salzburg
Tel. +43 (0)662 8969 | Fax +43 (0)662 8969 700
Email
Ufficio biglietti Neubaur
Europastrasse 1
A-5020 Salzburg
Tel +43 (0)662 845110 | Fax +43 (0)662 845110-10
Email
Innumerevoli manifestazioni collaterali
Durante il Festival gli uffici informazioni funzionano a tempo pieno, con tutte le disponibilità di posti giorno per giorno, e cosi le singole biglietterie e le agenzie specializzate.
Innumerevoli sono poi le manifestazioni collaterali, per le quali i biglietti si acquistano al momento: concerti nelle chiese e nei castelli, proiezioni di film d'opera su grande schermo all'aperto, teatro e danza in parchi e giardini. Basta rivolgersi agli uffici turistici per averne i programmi.
Pellegrinaggio ad Anif
Gli ammiratori di Karajan vorranno forse recarsi in pellegrinaggio ad Anif, idillico villaggio appena fuori città , dove il Maestro abitava: la sua villa si può solo guardare da lontano, ma sulla sua tomba, semplicissima, accanto alla chiesa parrocchiale, chiunque può deporre un fiore.
Distante dalla pazza folla della Salisburgo festivaliera, in una cornice naturale e architettonica che ricorda una Villa Veneziana in Terra ferma, si erge il castello di Hellbrunn, a pochi minuti di autobus dal centro cittadino e vicinissimo ad Anif.